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12
Apr
2022

LA NUOVA STRATEGIA NAZIONALE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: IL MADE IN ITALY ALLA RISCOSSA

La Nuova Strategia per l’internazionalizzazione e la promozione del Sistema Italia indica le direttrici lungo le quali il Sistema Paese si sta muovendo per garantire alle imprese di continuare a competere e crescere sui mercati internazionali nel mondo post-pandemia. Al cuore della nuova strategia nazionale per l’internazionalizzazione troviamo diversi settori, tra cui: sostenibilità ecologica, innovazione, formazione, digitalizzazione, comunicazione e competitività del Sistema Italia. 

Nella giornata del 13 dicembre 2021 si è svolta a Roma la X^ riunione della Cabina di Regia per l’internazionalizzazione. Nel corso dell’evento, che ha visto la partecipazione dei vertici del Sistema Italia, della Conferenza delle Regioni, degli enti di sostegno pubblico all’export, è stata presentata la “Strategia Nazionale per la Promozione del “Made in Italy” 2022.  La nuova strategia nazionale per l’internazionalizzazione prende le mosse dal “Patto per l’Export“(2020), per la realizzazione del quale sono stati mobilitati 5,7 miliardi di Euro. Tali fondi sono stati impiegati nell’ambito delle linee d’azione previste dai sei pilastri fondanti del Patto (comunicazione, formazione/informazione, e-commerce, sistema fieristico, finanza agevolata e promozione integrata) al fine di supportare le imprese italiane nel corso della pandemia, fenomeno che ha messo in evidenza le vulnerabilità dell’attuale modello di globalizzazione fondato su lunghe catene del valore. L’attuale strategia di internazionalizzazione del Sistema Italia si fonda sul presupposto che molte delle pratiche del fare impresa introdotte dall’emergenza sanitaria siano destinate a diventare strutturali e che pertanto continueranno ad incidere sul modello di business delle imprese a vocazione internazionale.  

Per quanto concerne la comunicazione, la Farnesina ha creato e lanciato la prima campagna di Nation Branding nazionale intitolata “Italy is simply extraordinary: beIT. La campagna promozionale beIT persegue l’obbiettivo principe di raccontare ad un pubblico internazionale l’Italia, i suoi valori, le sue tradizioni, i suoi talenti e le sue potenzialità al fine di sostenere le filiere produttive del nostro sistema produttivo diversificando ed ampliando i mercati di riferimento per le imprese italiane, ed in particolare le PMI.  Nello specifico, lo stile narrativo della campagna beIT mira a valorizzare sia la tradizione del savoir faire italiano che le filiere produttive del Made in Italy, al fine di mettere in evidenza come passione, creatività, innovazione si traducano in prodotti di alta qualità. La campagna, dal valore di 50 milioni di Euro, si rivolge primariamente ad il pubblico di 26 Paesi-obbiettivo, individuati sulla base della priorità da essi stessi manifestata per l’export italiano e comprensivi sia di mercati maturi e mercati ad alto potenziale.  Sebbene la lista dei 26 Paesi-obbiettivo non sia ancora pubblica, è possibile fare una stima di quali essi possano essere grazie ad il Rapporto Export SACE 2022.

Tra le pratiche di business che sono destinate ad avere rilevanza nel mondo di domani, spiccano soprattutto la digitalizzazione dei processi aziendali e gestionali e l’e-commerce, nuova frontiera del commercio globale che consente alle imprese di approcciare virtualmente milioni di potenziali consumatori presenti in mercati ad alto potenziale per il Made in Italy. Al fine di supportare le imprese italiane nell’attuale contesto storico e geo-economico, la Farnesina e l’ICE Agenzia continueranno, nel corso del 2022, a svolgere corsi di formazione online ed in presenza mediante iniziative quali “Smart Export” ed “Export Flying Desk”. Tali operazioni di formazione saranno inoltre accompagnate da iniziative di carattere operativo, quali per esempio l’inserimento in azienda di “Digital Temporary Export Manager (D-TEM), figure professionali esperte tanto nella conoscenza dei mercati esteri, quanto nel settore del commercio elettronico e dell’economia digitale. Al fine di garantire maggiore visibilità dei prodotti “Made in Italy” all’interno di marketplace nella dimensione e-commerce, ICE-Agenzia continuerà a firmare accordi con le principali piattaforme internazionali a forte impatto su aree o mercati. Grazie a tali azioni di diplomazia economica, nel corso del biennio 2020-2022 si sono garantite vetrine digitali per il Made in Italy ad oltre 6.379 aziende in 31 Paesi, comprensivi tanto di mercati maturi, tanto di mercati emergenti ad alto potenziale per i prodotti italiani. Al fine di garantire l’accesso degli operatori ad una vasta quantità di informazioni in merito al Sistema Italia e gli attuali strumenti di supporto all’internazionalizzazione in campo, è stato creato il portale “export.gov.it”. Infine, per favorire lo sviluppo di relazioni commerciali tra imprese italiane ed estere in base alle loro caratteristiche ed esigenze, Cassa Depositi e Prestiti ha sviluppato la Piattaforma di Business Matching, nuovo strumento digitale integrato nel portale export.gov.it.

La nuova Strategia per l’Internazionalizzazione pone particolare attenzione al sistema fieristico, uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia. Si stima che le limitazioni agli spostamenti, nel corso del 2020, abbiano comportato un crollo del fatturato del comparto fieristico pari a circa l’80%, con perdite medie per gli operatori superiori al 30%. Al fine di mitigare tali perdite nel corso dell’ultimo biennio, la Farnesina, mediante una sezione dedicata del Fondo 394/81 gestito da SIMEST, ha promosso misure svolte a sostenere la patrimonializzazione del sistema fieristico, ha previsto ingenti contributi a valere sul Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy e ha introdotto la piattaforma “Fiera Smart 365”. Quest’ultima iniziativa, sviluppata in concerto con ICE-Agenzia, ha garantito uno “spazio virtuale” che ha consentito l’organizzazione di 1.154 iniziative tra eventi fieristici, business forum ed incontri B2B. Nonostante le incertezze legate alla diffusione del virus su scala globale, il sistema fieristico è stimato riprendere il trend di crescita interrotto nel 2020. Al fine di garantire tale ripresa, la Strategia Nazionale mira a incrementare la presenza di buyers esteri agli eventi fieristici italiani di rilievo internazionale più rappresentativi dei settori produttivi ed espressione di filiere integrate, anche con visite presso distretti e aziende. Queste ultime saranno organizzate in sinergia con le Regioni ed i rispettivi enti di promozione e sostegno all’internazionalizzazione, al fine di garantire supporto e visibilità alle PMI del territorio. La nuova Strategia ha inoltre l’obbiettivo di incrementare la presenza degli espositori italiani presso fiere straniere, in particolare mediante il raggruppamento in padiglioni nazionali. La partecipazione delle nostre imprese ad esposizioni fieristiche internazionali è considerata fondamentale per sviluppare relazioni interpersonali con potenziali buyers esteri, in quanto offre loro la possibilità di esprimere personalmente la passione, la creatività e la tradizione comunicati attraverso la campagna promozionale beIT. Inoltre, dopo due anni di limitazioni agli spostamenti, il desiderio di essere fisicamente presenti sui mercati esteri e tessere relazioni interpersonali sembra essere forte in molti imprenditori. Tuttavia, al fine di garantire la presenza di piccole e medie imprese a tali eventi, la Strategia nazionale per l’internazionale prevede l’organizzazione di eventi fieristici da remoto, da affiancare a quelli in presenza nei quartieri fieristici nazionali. In questo quadro, la produzione, da parte delle imprese, di video di presentazione aziendale, assieme all’implementazione di strumenti hardware e software per la digitalizzazione di postazioni di video-conferenza mobile e fissa costituiscono degli investimenti utili non soltanto per presenziare da remoto a fiere internazionali, ma anche per mantenere dei rapporti d’affari con potenziali buyers esteri.

Per quanto concerne la finanzia agevolata, gli strumenti di SIMEST, con particolare riguardo al Fondo 394/81, hanno rappresentato nell’ultimo biennio una leva eccezionale per attuare concretamente e nell’immediato il sostegno richiesto dalle imprese italiane. Tra il 2020 ed il 2021, il Fondo 394/81 ha infatti fornito finanziamenti per 3,7 miliardi di Euro, cui si è aggiunta una nuova componente a fondo perduto pari a 1,8 miliardi di Euro grazie all’estensione al territorio UE delle operazioni finanziabili in condizioni di “temporary framework” e all’esenzione dalla presentazione di garanzie per l’accesso ai finanziamenti. Il Fondo 394/81 è stato peraltro oggetto di uno specifico rifinanziamento a valere sulle risorse messe a disposizione dell’Italia nel quadro del Next Generation EU, mediante il progetto promosso dalla Farnesina per il sostegno di processi di internazionalizzazione delle aziende con focus sulla digitalizzazione, il commercio elettronico e la sostenibilità ambientale. Per l’anno 2022, le iniziative finanziabili tramite il Fondo 394/81 subiranno un ampliamento, prevedendo la possibilità di erogare finanziamenti a copertura (i) dei costi per la produzione di certificazioni ambientali e di prodotto richieste per l’accesso a mercati extra-europei; (ii) dei costi per le consulenze relative alle procedure di accesso ai mercati; (iii) dei costi per l’organizzazione di incoming aziendali per consentire a operatori commerciali esteri di visitare l’azienda ai fini dell’attivazione di contratti di acquisto e di distribuzione; (iv) dei costi per la realizzazione di studi di fattibilità a monte di una progettualità in ambito infrastrutturale e tecnologico; (v) dei costi per la creazione di centri tecnologici, di formazione e condivisi di “after sale” all’estero. Verranno inoltre introdotte nuove linee di intervento del Fondo 394/81, elaborate nel quadro delle iniziative del PNRR, con il fine di indirizzare la modernizzazione delle strutture produttive delle aziende verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. È inoltre prevista l’evoluzione del Fondo 295/73 verso modalità di finanziamento di credito fornitore e credito acquirente di maggior interesse per la più vasta platea delle aziende di taglia media e piccola.  Il sostengo alla competitività delle aziende italiane sui mercati esteri sarà altresì rafforzato mediante il programma “Push Strategy” di SACE, che fa da apripista per l’export italiano in mercati emergenti e ad altro potenziale, mettendo a disposizione di controparti estere linee di credito a medio-lungo termine a un tasso competitivo.

Alla luce della portata delle risorse finanziarie messe in campo dal Sistema Italia nell’ultimo biennio al fine di sostenere le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione, la pluralità di enti nazionali, regionali e locali coinvolti nell’implementazione della nuova Strategia nazionale per l’Internazionalizzazione, nonché la determinazione da parte delle imprese italiane di innovarsi, investire e perseguire nuovi mercati, si prospettano nuovi successi per il brand “Made in Italy” nel futuro prossimo.

 

 

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